IL BRAND

BECU è l’anagramma della parola CUBE (cubo), un anagramma che racchiude la filosofia del brand.

Il cubo è un solido platonico, regolare per antonomasia, BECU è il suo opposto e il contrario di esso: scompone e ricompone forme canoniche per creare nuove linee e geometrie. Per questo motivo viene associato l’aggettivo Unconventional Wear, uno stile non convenzionale, non sopra ma tra le righe, con un dosaggio sempre moderato di eccentricità.

Nell’ottica di proporre una linea di abbigliamento fruibile da donne di età e conformità fisiche differenti, BECU si concentra su linee pulite e vestibilità elaborate con lo scopo di adattarsi alla silhouette piuttosto imprimerle una forma impropria. Il comfort è un requisito fondamentale per ogni capo.

La cliente finale alla quale si rivolge è una donna molto consapevole di se stessa, che fa dell’indipendenza la propria bandiera. Dotata di autostima, vuole farsi riconoscere e spiccare tra la folla per la sua personalità inconsueta più che per le sue doti da ammaliatrice. Non ostenta la propria femminilità in modo scontato, è una donna iperattiva che ha bisogno di praticità, di muoversi con comodità e di adattare il proprio look a situazioni diverse.

Geometria e minimalismo sono i tratti caratteristici del brand che alterna linee rette, drappeggi, asimmetrie, fluidità e volume.  A livello modellistico i capi vengono destrutturati, tagli e cuciture sono ridotti al minimo, alcuni di essi nascono da un unico pezzo di tessuto lavorato con la tecnica drapping sul manichino.

I tessuti proposti nelle collezioni sono per lo più elasticizzati, comfort, in fibre naturali quali viscosa (per jersey, punto Milano e bengalina), cotone (per felpe, twill e popeline) e lana (maglieria tagliata). Fanno eccezione pelli e pellicce ecologiche. Nella cartella delle collezioni BECU il bianco ed il nero sono predominanti, affiancati per lo più da toni primari come rosso e blu. Anche il verde militare è tra i colori più frequenti.

Un altro elemento fisso è la qualità Made in Italy: ogni passaggio che porta alla realizzazione dei capi BECU_unconventionalwear , dalla materia prima alla confezione, coinvolge fornitori e aziende collaboratrici del territorio che ne certificano qualità e provenienza.

In ogni modello è prestata la massima attenzione al dettaglio e alla personalizzazione: tutto viene studiato in funzione di BECU, della sua forma e delle sue linee. Il quadrato è ricorrente nei cartellini e nei patch applicati sui capi, le linee ispirano stampe, tessuti e vengono tradotte anche in un vero e proprio font. 

Un’immagine minimalista che pone l’attenzione sui dettagli facendo sì che ogni capo assuma un proprio significato ma che al tempo stesso rende i modelli delle collezioni BECU abbinabili tra loro in svariati outfit.

L’obbiettivo che si propone questo brand è quello di delineare uno stile definito creando un total look nel quale la sua filosofia sia riconoscibile sia nei capi che negli accessori. Nel 2018 quindi la stilista inizia a lavorare sui primi prototipi di calzature ed accessori firmati BECU_unconventionalwear.


L' ATELIER

Oltre alla produzione delle collezioni BECU, il nostro ufficio stile offre anche servizi di noleggio e realizzazione di capi personalizzati sia per privati che per aziende. 
Negli anni l'azienda ha consolidato le collaborazioni con stylist, make-up artist, cantanti e musicisti disegnando look ad hoc per shooting, campagne pubblicitarie, editoriali e spettacoli. Nel 2020 anche la prima scritturazione nel mondo del teatro per la realizzazione dei costumi di scena di “Edipo in Virtual Reality”, uno spettacolo in realtà virtuale nel quale si uniscono teatro, cinema e video game, prodotto da Fucina Culturale Machiavelli di Verona nell’ambito del progetto Per Chi Crea.

L' AZIENDA

Il brand nasce nel 2013, ideato e realizzato dalla stilista Valentina Bazoli.

Le collezioni vengono distribuite inizialmente con un target di  semi-programmato medio-alto dallo showroom SGN STYLE di Desenzano del Garda (BS). La collaborazione, durata quattro stagioni, porta il marchio in cinque showroom della penisola (Lombardia, Triveneto, Piemonte, Toscana, MUAM) e in una trentina circa di  punti vendita.  (Durante questo periodo alcuni capi sono stati venduti anche sul portale Yoox Net-a-porter ma all’insaputa della stilista)

Le tempistiche sempre più serrate e i pagamenti che non seguono lo stesso ritmo di campionari e produzioni rendono ogni stagione più complicata la gestione dei budget e delle lavorazioni conto terzi . Questo porta la stilista a prendere in considerazione le proposte di altri showroom e il passaggio ai campionari programmati.

Nel 2017 quindi  la distribuzione viene affidata allo showroom Vivaldo Di Vicenza, specializzato in brand maschili, intenzionato però ad ampliarsi inserendo nei propri spazi anche le collezioni di programmato donna. Le campagne vendita  non danno  i risultati sperati, i clienti acquisiti in precedenza vanno persi, i nuovi non sono sufficienti per sostenere la produzione. Le aspettative mancate inducono la stilista a firmare la recessione del contratto.

Delusa e preoccupata per la situazione, Valentina decide di fermarsi un attimo e riorganizzare sia il lato produttivo che quello commerciale. Investe e costruisce un immobile che diventerà la nuova sede dell’ufficio stile e dello showroom (attualmente unico punto vendita) alla ricerca di un nuovo canale di distribuzione attraverso showroom e/o  agenti.

Nel 2019 entra a far parte della VCR ITALIA snc dell’imprenditore Marco Cadei con il quale ricostruisce ed amplia la rete di distribuzione iniziando a lavorare all’esportazione del marchio e di un relativo e-commerce.

Nel 2021 l’azienda decide di cambiare il piano vendite passando dal B2B alla vendita diretta tramite una piattaforma e-commerce dedicata (data prevista per la messa online fine ottobre). Di conseguenza modifica la struttura aziendale portando tutte le fasi del processo creativo e produttivo all’interno della propria sede e amplia le collezioni commerciali inserendo la linee pret-a-porter e haute couture.


LA STILISTA

Valentina Bazoli nasce a Desenzano del Garda il 10 gennaio del 1986. Nel 2005, dopo essersi diplomata presso il Liceo Scientifico Bagatta, si iscrive all’Accademia di Moda Burgo di Verona, conseguendo i titoli di Stilista e Modellista.

La sua gavetta inizia da Verona nel 2007 nello Studio Stilistico di uno dei suoi docenti. Negli anni successivi disegna a Vicenza la linea uomo Underscovered Genius (presenta al 73° Pitti Immagine Uomo), collabora con Antonio D’Amico e con lui disegna una capsule collection d’alta moda tributo allo stile Versace presentata durante la mostra “La mia vita con Gianni”, lavora in un atelier dove coglie l’opportunità di addentrarsi nella realizzazione del prodotto acquisendo abilità nel modello e nel taglio, fino ad arrivare al 2010 anno in cui inizia a lavorare come libera professionista per uffici stile tra Brescia, Bergamo e Milano.

Lo scopo di Valentina non era solo diventare una rispettata stilista, il suo obbiettivo era di quello di creare la sua Casa di Moda. Fin dai tempi dell’accademia ha iniziato a creare e realizzare abiti promuovendo il suo stile attraverso eventi e sfilate organizzate autonomamente che la portano man mano a ricevere richieste per l’acquisto deI suoi capi. Nel 2013 inaugura il suo Atelier: Valentina Bazoli Showroom. Nel centro di Desenzano del Garda la stilista espone i suoi modelli e realizza capi su misura interamente personalizzati specializzandosi negli abiti da sera, sposa e cerimonia. Lo stesso anno presenta il primo campionario firmato Valentina Bazoli Private Collection, pret-a-porter donna di target medio-alto. Pur non riuscendo a piazzare la collezione QueenBee, riscontra interesse da parte di uno showroom che la incentiva a creare un brand commerciale, dotato dello stesso stile ma più “abbordabile” sia in termini di prezzo che di vestibilità.

Nel 2014 lancia il brand BECU_unconventionalwear. Semplificare e ottimizzare sono le parole d’ordine e BECU rispecchia lo stile Valentina: minimalismo, comfort, razionale eccentricità. Less is more: il carattere delle collezioni non è dato dai fronzoli, piuttosto da linee geometriche, asimmetrie,contrapposizioni e sovrapposizioni. Il brand verrà venduto nei negozi attraverso showrooms e distributori fino al 2019.


Per ideare i suoi modelli la designer non prende spunto da stimoli visivi, nè da riferimenti stilistici ad altre firme. Il processo creativo di Valentina inizia da un foglio bianco e un suono, una melodia, una precisa intenzione. La musica, in particolare il rock, che è da sempre una delle sue più grandi passioni, è la principale fonte d’ispirazione alla basa di ogni sua collezione. Ascoltando un brano è come se scattasse d’improvviso una scintilla e, una nota dopo l’altra, nella sua mente si disegna il mood che abbraccerà la collezione.

 “E’ un po’ come scrivere la trama un film partendo dalla colonna sonora: una volta trovata l’atmosfera si delineano man mano i personaggi della storia e il modo di farli interagire tra loro. Il rock in particolare ha un potere terapeutico su di me, riesce sia a rilassarmi che a darmi la carica e poi mi assomiglia: mi piace essere l’elemento di disturbo”.